Geometria di luce alchemica
di Massimo Luciani

Anno 2259 Babylon 5

Capitolo I


Dawn aprì il libro di G'Quan e sorrise pensando a come G'Kar avesse usato il dono di quel libro a lei come scusa per offrirsi non solo di aiutarla a leggerlo e a comprenderlo ma di aiutarla anche con qualsiasi altra pietra miliare della cultura Narn: quando lei, con tono assolutamente casuale, gli aveva detto che suo marito era italiano come il Capo della sicurezza Garibaldi doveva ammettere che l'ambasciatore Narn aveva dimostrato classe nel fare retromarcia sui suoi propositi di seduzione continuando nello stesso tempo ad assicurarle qualsiasi aiuto di cui avesse bisogno nello studio di quel libro sacro.

Vista la reticenza di Kosh nel fornirle informazioni sulle Ombre, Dawn aveva deciso di fare qualche ricerca per conto suo e sperava che le affermazioni di G'Kar sui contenuti del libro si rivelassero corrette.

Dawn aveva appena cominciato a sfogliare quel libro che era la copia esatta fino all'ultimo particolare dell'originale quando percepì l'arrivo sulla stazione di due umanoidi che avevano una traccia energetica anomala poiché avevano caratteristiche confuse, come se fossero ibridi di specie diverse, inoltre in essi c'erano componenti che lei non conosceva ma avevano delle sinistre similitudini con quelle di un vampiro o di Morden. Dopo qualche secondo di riflessione, decise che era il caso di indagare più approfondiamente: se altri servi delle Ombre stavano arrivando su Babylon 5 era meglio cominciare al più presto a raccogliere notizie.

Mantenendo la sua attenzione concentrata sui nuovi arrivati, Dawn si incamminò con fare casuale verso la zona in cui i due si stavano dirigendo: siccome non voleva dare nell'occhio ci mise un po' ma nel frattempo la sua percezione delle loro tracce energetiche migliorò però il risultato fu solo di renderla più perplessa dopo che si era accorta che sembravano avere in parte un'origine tecnologica. Gli unici ricordi che aveva Dawn di qualcosa di simile, e si trattava solo di alcuni dei falsi ricordi della sua prima adolescenza, riguardavano Adam, il composito di parti di demoni assortiti uniti a componenti tecnologici realizzato alla fine del secondo millennio all'interno di una struttura governativa americana.

Quando finalmente Dawn riuscì a vedere le due strane creature si accorse che in apparenza erano Drazi ma il travestimento che pure era eccellente ad una distanza così breve non era in grado di celare alle sue sensibilissime percezioni alchemiche un essere umano maschio ed una Centauri femmina modificati in un modo sconosciuto che presentava decisamente un'affinità energetica con Morden.

I due finti Drazi sembravano volersi infiltrare tra i veri membri di quella specie e Dawn si chiese se ciò fosse legato alla lotta che avveniva ogni cinque anni tra i Drazi divisi in due fazioni scelte arbitrariamente per stabilire chi avrebbe governato per i successivi cinque anni visto che ormai stava iniziando perciò decise di tenere i due impostori sotto controllo.


Il giorno dopo Dawn aveva deciso di andare a controllare i nuovi arrivi mentre i due finti Drazi sembravano prendere parte alla lotta tra le due fazioni come quelli veri e concentrandosi sui passeggeri di un'astronave in arrivo si accorse che c'erano altri umanoidi che manifestavano le stesse componenti energetiche di origine tecnologica dei due finti Drazi ma stavolta sembrava che le tracce energetiche che ne identificavano le rispettive specie fossero ben definite.

Dopo l'attracco dell'astronave i passeggeri cominciarono a sbarcare e Dawn vide che uno degli umanoidi misteriosi era effettivamente un umano. L'ambasciatore Mollari, che era lì per accomiatarsi da Lord Refa, un altro nobile Centauri che stava partendo, quando vide il nuovo arrivato esclamò: - Gran Creatore, è un tecnomago!

I tecnomaghi erano quasi una leggenda, umanoidi in grado di emulare la magia grazie alla tecnologia e a causa delle sue percezioni Dawn sospettò che si trattasse di tecnologia fornita dalle Ombre, direttamente o tramite qualche loro alleato. Secondo i racconti i tecnomaghi preferivano rimanere nei loro luoghi di potere, dove erano disseminati tutti i loro marchingegni, in modo da poter sfruttare in pieno i loro poteri, dunque non era soprendente che l'ambasciatore Mollari fosse tanto agitato dopo averne visto un gruppo arrivare su Babylon 5.

Dall'arrivo in pompa magna del gruppo di tecnomaghi Dawn dedusse che i due arrivati di nascosto il giorno prima potevano essere solo un'avanguardia che aveva il compito di verificare l'esistenza di eventuali problemi e forse ai tecnomaghi non importava nulla delle lotte intestine dei Drazi mentre era convinta che non fosse una coincidenza che si muovessero in gruppo proprio all'inizio dell'apocalisse galattica. Controllare le attività dei tecnomaghi era diventato ancor più importante.

Alchimie e presagi          Capitolo II