Alchimie d'amore

di Massimo Luciani


Prologo


Primavera 2004

- Andiamo a lavorare! - disse Angel.

L'armata di demoni fu su di loro. Angel sentiva ancora dentro di sé il potere dei Soci Anziani che aveva succhiato a Hamilton ed era ben deciso a ritorcerlo contro i loro servi fino all'ultimo momento utile: fu una delle poche soddisfazioni che provò per un tempo che gli parve infinito, mentre colpiva a destra e a manca, parava i colpi dei demoni e colpiva ancora, con Spike e Illyria vicino a lui a fare altrettanto.

Gunn aveva tentato disperatamente di usare le poche forze che gli rimanevano per partecipare attivamente alla resistenza ma anche se era riuscito a parare i primi colpi lo sforzo non aveva fatto altro che peggiorare le varie emorragie che stavano facendo sgorgare rapidamente la vita fuori dal suo corpo e i suoi compagni non erano in grado di proteggerlo. I dieci minuti di resistenza che Illyria gli aveva pronosticato si dimostrarono una stima ottimistica perché dopo meno di un minuto Gunn cominciò a subire ulteriori ferite che diedero il colpo di grazia alle sue capacità di resistenza e l'umano venne scaraventato contro un muro a morire dissanguato, considerato indegno dello sforzo di finirlo da parte dei demoni più interessati ad eliminare quelli che per loro erano rivali se non traditori.

Per Spike era come un deja-vu: certo, la caverna sotto Sunnydale in quel momento sembrava più ospitale di un vicolo in una Los Angeles investita dalla pioggia ma dopo aver combattuto contro un'orda di supervampiri ed essersi immolato per polverizzarli tutti ci voleva ben altro per spaventarlo. Mentre cominciava a menare fendenti contro i demoni che stavano attaccando il suo gruppo il vampiro platinato non potè fare a meno di pensare che se Buffy fosse stata lì forse avrebbe capito che l'Immortale non era altro che un bellimbusto che ingannava gli avversari con trucchetti invece di affrontarli a viso aperto mentre lui era capace di battersi contro un esercito col sorriso sulle labbra.

Ben presto Spike si accorse che Angel sembrava posseduto da una forza irresistibile e lui non voleva certo essere da meno perciò mise tutta la sua forza nei suoi colpi per essere all'altezza di quello che prima era stato il suo maestro, poi il suo nemico giurato per diventare successivamente suo rivale in amore per Drusilla come Angelus e per Buffy come Angel: in un paio di occasioni fu Illyria a salvarlo da colpi che stavano arrivando pericolosamente vicini al suo collo e in quelle occasioni gli parve di cogliere un sorriso beffardo sul volto di Angel, che non fece altro che stimolarlo ancora di più a ricorrere a tutte le sue risorse.

Illyria non riusciva a controllare le emozioni e i sentimenti ereditati dall'umana Fred ma la guerra e lo spargimento di sangue, di qualunque colore esso fosse, erano il suo pane quotidiano: finalmente non doveva perdere tempo a combattere le caratteristiche di Fred che l'avevano contaminata ed anzi il dolore per la morte di Wesley stimolava ancor di più la sua sete di violenza.

Dopo eoni trascorsi in un lungo sonno e la cocente delusione provata quando aveva scoperto che la sua antica armata era ormai ridotta in polvere aumentata quando aveva perduto parte dei suoi poteri per la prima volta Illyria era felice perché di fronte a lei aveva un esercito di demoni da squartare e ben presto venne presa da un'indicibile euforia mentre faceva sgorgare sangue e staccava arti ai suoi nemici.

Trasfigurati dalla battaglia, a causa della crescente fatica i vampiri e a causa della crescente euforia Illyria, i tre si accorsero a mala pena che la pioggia era terminata: tutta la lora attenzione era rivolta ai demoni che continuavano ad arrivare nel vicolo da entrambi i lati e a quelli che potevano volare da sopra le loro teste quando ad una delle estremità della strada si accese una luce. I tre non stettero a riflettere su cosa stesse succedendo, peggio di così non poteva andare, ma quando i demoni in quella zona smisero di premere verso di loro e sembrarono distratti da quell'evento una piccola speranza si accese nelle menti dei due vampiri.

Dal punto in cui si era accesa la luce, i tre poterono sentire una voce femminile urlare: - Cacciatrici, all'attacco!

Angel e Spike si scambiarono uno sguardo di mutua comprensione: contro ogni possibile aspettativa Buffy era arrivata con i rinforzi.


Capitolo I