La scelta

di Massimo Luciani


Settembre 2005


Capitolo I


Dawn era preoccupata mentre stava andando ad incontrare il Consiglio degli Osservatori: non le avevano detto perché l'avevano convocata perciò poteva esserci una ragione positiva ma non le era piaciuto il tono della voce di Giles quando l'aveva chiamata.

Quando Dawn entrò nella sala delle udienze e vide la faccia di Giles la cosa le piacque ancor meno: il capo degli Osservatori era pallido e molto teso perciò Dawn guardò le facce degli altri membri alla ricerca di indizi ma il controllo la lasciò perplessa perché anche alcuni di loro sembravano preoccupati mentre alcuni altri sembravano quasi felici, in praticolare Roger Wyndam-Pryce. Il padre di Wesley guardò Dawn come un predatore guarda la sua preda e ciò fece preoccupare Dawn: lei sapeva che al vecchio Wyndam-Pryce non piacevano Buffy e le nuove Cacciatrici così indipendenti dal Consiglio quando lui era un tradizionalista che voleva controllarle ed era stato costretto ad acettare una situazione nuova perché non aveva il potere per cambiarla. Inoltre era notorio che lui supportava Giles come nuovo capo degli Osservatori solo per tenerlo occupato nel pesante lavoro di ricostruire l'organizzazione mentre Wyndam-Pryce poteva mettere in atto i suoi intrighi.

- S-s-iediti, per favore. - disse Giles, indicando una sedia a Dawn, il suo tono di voce teso.

Dawn si sedette, i membri del Consiglio seduti ad un tavolo a forma di 'U' con lei nello spazio centrale. Lei notò che Giles non l'aveva neppure guardata, limitandosi a prendere atto della sua presenza, il che era molto inusuale per lui anche nella formalità di eventi ufficiali. Dawn si chiese se avesse fatto qualcosa di particolarmente sbagliato ma non riusciva a trovare grossi errori: al contrario, recentemente Giles l'aveva lodata per le capacità che aveva dimostrato mentre aiutava Buffy.

- T-t-ti starai sicuramente chiedendo perché ti abbiamo convocata così all'improvviso. - disse alla fine Giles, ancor più nervosamente - T-t-ti posso assicurare che è molto importante.

Giles guardò nella direzione di Roger Wyndam-Pryce ma Dawn non poteva vedere la faccia del padre di Wesley, solo l'esitazione di Giles. Dawn non voleva guardare apertamente verso Roger Wyndam-Pryce ma chiaramente lui e Giles si stavano scambiando sguardi dimostrando che qualcosa stava succedendo tra di loro, qualcosa che coinvolgeva il Consiglio e lei.

Dopo qualche secondo Giles riprese a parlare: - E' giunto all'attenzione di questo Consiglio il fatto che ti sei avvicinata molto ad un alchimista ed hai perfino cominciato ad imparare qualcosa di quell'arte. Alcuni di noi sono preoccupati di ciò perché ritengono che il tuo comportamento ti stia allontanando da noi.

Dawn rimase allibita per le parole di Giles: lui era sempre sembrato desideroso di ricostruire una nuova organizzazione degli Osservatori che potesse lavorare con gli alchimisti in buona fede a differenza dei loro predecessori che avevano usato il lavoro degli alchimisti per i loro fini costringendo tutti gli alchimisti a rifiutare di lavorare ancora con loro, una mancanza di fiducia che era durata secoli. Dawn notò anche che Giles si era riferito alle persone preoccupate per la sua relazione con Jack e per il suo interesse verso l'alchimia usando la terza persona e lei sospettò che lui volesse farle sapere che il gruppo di tradizionalisti di Wyndam-Pryce era il responsabile di quell'incontro.

- D-d-dopo un lungo e attento dibattito - continuò Giles - la maggioranza del Consiglio ha stabilito che tu possa seguire solo una via perciò devi decidere se vuoi essere un'Osservatrice o un'alchimista.

Dawn era troppo stupita per comprendere pienamente la misura di quello che sembrava un ultimatum perciò rimase in silenzio, in attesa.

- A-a-abbiamo deciso di darti 24 ore per chiarirti le idee ma domani mattina ci dovrai far sapere cos'avrai deciso. Ora puoi andare. - concluse Giles.

Dawn si alzò e quando si girò per uscire guardò verso Roger Wyndam-Pryce notando il ghigno sul suo volto che costituiva la prova finale del fatto che era tutta una sua idea e in qualche modo era riuscito a convincere la maggioranza del Consiglio.


Quando Buffy entrò nel soggiorno dell'appartamento delle sorelle Summers nel palazzo degli Osservatori di Roma si accorse immediatamente che sua sorella sembrava sconvolta. La ragazza era seduta su uno dei divani con Jack vicino a lei, una delle sue braccia attorno alle spalle di lei e l'altra sua mano che teneva una delle mani di Dawn, nel chiaro tentativo di confortarla.

- Cos'è successo? - chiese Buffy e Dawn le raccontò del suo incontro con il Consiglio.

- Adesso chiamo Giles e facciamo due chiacchiere! - sbottò Buffy, incavolata per il trattamento ricevuto dalla sorella.

- Buffy, non capisci? Giles si starà sentendo male quanto te! - le fece notare Dawn - Dev'essere colpa di Roger Wyndam-Pryce, ne sono sicura!

- Be', allora lo prenderò a calci finché non cambierà idea! - propose Buffy.

- Vorrei che fosse così semplice! - disse Dawn - Dovremmo lavorare insieme: Cacciatrici e Osservatori.

- Wyndam-Pryce deve aver saltato quella lezione... - commentò Buffy.

- E' possibile, - si dichiarò d'accordo Jack, parlando per la prima volta dopo essere rimasto pensoso - ma credo che lui sappia molto bene che tutto ciò che avete ora vi è stato dato dal Consiglio perciò se tu ti mettessi apertamente contro le loro decisioni avreste molto da perdere.

- Quel bastardo! - imprecò Buffy - Pensa davvero che le altre Cacciatrici seguirebbero il Consiglio?

- Sembra che lui abbia deciso di correre quel rischio. - rispose Jack - Immagino che abbia ritenuto che tu non voglia andare contro Giles: a dispetto delle divergenze che voi due avete avuto in passato lui deve pensare che tu non lo sfideresti oppure è una macchinazione per convincerti ad andare contro Giles minando la sua leadership in modo che Wyndam-Pryce possa subentrare. Credo che lui pensi che qualsiasi cosa succederà nuocerà a te o a Giles oppure ad entrambi e gli darà comunque qualche vantaggio nei suoi meschini giochi di potere.

Buffy sbuffò a quell'immagine ma non aveva nulla da aggiungere perciò chiese: - Allora come risolviamo la situazione?

Jack sospirò e rispose: - Sfortunatamente l'uso di poteri soprannaturali contro la pura cattiveria umana potrebbe rendere le cose peggiori...

- Vuoi dire che Dawn deve proprio fare una scelta?

- Se avrò un'idea migliore puoi star certa che la dirò a te e a Dawn immediatamente...

- Ma le cose tra voi due non cambieranno in qualsiasi caso... - affermò Buffy, che si era appena abituata all'idea che Dawn fosse fidanzata con l'alchimista.

- No, certo ma è ingiusto che Dawn debba essere costretta a fare una scelta!

Buffy sbuffò di nuovo pensando di impalettare Roger Wyndam-Pryce chiedendosi se si sarebbe trasformato in polvere.

Dawn si inserì: - Ho bisogno di chiarirmi le idee... da sola... - guardò Jack e Buffy - scusatemi per favore.

Jack carezzò la guancia a Dawn e annuì. Buffy si limitò a sospirare e non trovò nulla da dire mentre sua sorella lasciava la stanza.

Buffy cominciò a camminare nervosamente presa nelle sue fantasie violente mentre Jack rimase seduto sul divano, pensoso.

- Come puoi rimanere così calmo? - gli chiese Buffy doo un po', accorgendosi che Jack era rimasto praticamente immobile.

- Secoli di esperienza mi hanno insegnato che agitarsi è inutile e pensare al problema è un modo migliore per usare le proprie energie. - rispose l'alchimista.

Buffy cercò di sedersi e respirare profondamente per tentare di calmarsi ma dopo meno di un paio di minuti si alzò e riprese a camminare affermando: - Ah, immagino di avere ancora bisogno di esperienza per imparare questa lezione!

- Le più grandi lezioni sono quelle che impariamo da soli. - commentò Jack.

- Allora che senso ha avere degli insegnanti? - chiese Buffy.

- Quanto tempo ci vorrebbe ad una Cacciatrice per essere allenata ad affrontare ciò che tu hai affrontato per conto suo senza nessuno a spiegarle la natura del suo potere ed aiutarla a sviluppare le sue capacità al meglio? Tu sei andata ben oltre ciò che Giles si aspettava da te ma ci saresti riuscita lo stesso senza il suo aiuto?

- No. - ammise Buffy.

- Dunque il senso di avere degli insegnanti è fondamentalmente di non aver bisogno di reinventare la ruota.

Buffy continuò a camminare e ci pensò sopra poi chiese: - Se Dawn sceglie di diventare un'alchimista se ne andrà?

- Non c'è bisogno di andare da nessuna parte perché non ci sarebbe bisogno di tenere te e i suoi amici all'oscuro di quel che sta facendo. - rispose Jack - Ovviamente ci sarebbero periodi in cui dovrebbe andare in un posto particolare per un po' ma nella maggior parte del tempo non cambierebbe molto anche se non so cosa penserebbe il Consiglio se lei continuasse a vivere qui durante il suo tempo libero.

- Sarebbe un esperimento interessante... - commentò Buffy - quanto tempo le ci vorrebbe per diventare un'alchimista?

- Be', non è esattamente una scuola regolare e i corsi sono mirati ad una persona specifica comunque in genere ci vogliono quindici o vent'anni.

- E io che ero già stanca della scuola alle superiori...

- Da quanto ho capito le scuole normali sono piuttosto noiose mentre diventare un alchimista è una continua scoperta che ti mantiene meravigliato. In effetti a causa della sua natura penso che Dawn ci metterebbe di meno a diventare un'alchimista e non sono sicuro che sarebbe una buona cosa per lei.

- Vearamente? E' quella cosa per cui conta il viaggio e non l'arrivo?

- In un certo senso. Imparare l'alchimia vuol dire che l'universo sembra cambiare sotto i tuoi occhi ma in realtà sei tu che stai imparando a guardarlo in maniera diversa, sempre più approfonditamente. In un certo senso è come un nuovo stadio di crescita. Dawn ha già alcune abilità sovrumane ma ciò significa che perderebbe parte dello stupore.

- Quindi in qualche anno Dawn avrebbe la risposta a tutto?

- Piuttosto conoscerebbe le giuste domande...

- Sembra zen...

- Be', lo zen e l'alchimia sono entrambi modi per aumentare la conoscenza di noi stessi e migliorarci quindi nonostante le grandi differenze non è sorprendente che per certi versi ci siano delle similitudini.

- Pensi che Siobhan sarebbe una buona maestra per lei?

- Ne sono certo! Il rapporto tra maestro e allievo è molto speciale e unico per ogni coppia: il mio maestro era come un padre per me mentre Siobhan potrebbe essere più una sorella maggiore per Dawn.

Buffy non era sicura che le piacesse l'idea che una donna, soprattutto una Cacciatrice, fosse come una sorella maggiore per Dawn. A causa della sua tensione i suoi sensi erano all'erta perciò notò il breve e rapido movimento negli occhi di Jack.

- Cosa c'è adesso? - chiese la ragazza.

- Dawn se n'è andata.

- Dove?

- Non lo so. Presumo che avesse qualcosa da fare da qualche altra parte.

Buffy sospirò e commentò: - In questo caso è meglio che vado a fare qualcosa di costruttivo... Andrew ha sicuramente bisogno di qualcuno che gli rompa le scatole... - e uscì dal soggiorno.

Capitolo II