Capitolo II


Nel corso dei giorni successivi Dawn concentrò le sue percezioni sui tecnomaghi e si rese conto che stavano operando le loro illusioni in modo da far credere che il loro gruppo fosse più numeroso rispetto ai cinquanta tecnomaghi effettivamente presenti su Babylon 5. La faccenda si fece ancor più interessante quando Dawn percepì un Centauri, in questo caso autentico, che si dirigeva direttamente verso la zona della stazione in cui i tecnomaghi si erano sistemati. Dawn decise che era il caso di seguirlo perché evidentemente voleva comunicare con i tecnomaghi ed era la prima occasione di ottenere informazioni di prima mano. Per seguire il Centauri Dawn modificò l'orientamento spaziale nelle dimensioni nascoste delle particelle del suo corpo in modo che non interferissero col passare della luce, rendendosi trasparente: non poteva sapere se i tecnomaghi avessero congegni tecnologici sufficientemente sofisticati da percepire la sua energia rendendo inutile qualsiasi tecnica alchemica mimetica ma non poteva eliminare completamente le sue tracce, l'unica cosa che poteva fare era minimizzare le sue emissioni.

Dawn si trasportò abbastanza lontano dalla posizione del Centauri da minimizzare il rischio di essere scoperta ma abbastanza vicina a lui da poterlo raggiungere camminando, mise in opera la sua tecnica mimetica e si avviò verso di lui. Ovviamente, poiché tutta la luce passava attraverso il suo corpo, Dawn era completamente cieca dal punto di vista fisico ma la sua mente poteva percepire lo spazio anche meglio dei suoi occhi perciò non sentì la mancanza della vista fisica.

Quando arrivò praticamente a ridosso del Centauri Dawn si rese conto che si trattava di Vir Cotto, l'attaché dell'ambasciatore Mollari e il fatto che quest'ultimo fosse stato l'unico tra le persone contattate da Morden a diventarne un collaboratore la spinse a chiedersi se non ci fosse in atto un qualche complotto tra il Centauri e i tecnomaghi, nonostante il fatto che all'arrivo di questi ultimi Mollari fosse sembrato genuinamente stupito nel vederli.

Vir, che evidentemente riteneva di aver raggiunto un luogo in cui poteva prendere contatto con qualcuno sebbene nessuno fosse in vista, si presentò e chiese di parlare con qualcuno tra i tecnomaghi che ne avesse l'autorità ma come risposta di fronte a lui giunse un ruggito seguito dall'immagine di un demone che Dawn riconobbe come un costrutto illusorio. Vir, pur evidentemente spaventato, ripetè la sua presentazione e richiesta, ottenendo stavolta come effetto la sparizione del demone e l'apparizione di un tecnomago, stavolta in carne ed ossa. Vir spiegò al tecnomago che l'ambascitore Mollari chiedeva un'udienza privata ma ottenne solo un rifiuto, anche quando gli venne offerto del denaro. Dawn rimase colpita quando il tecnomago commentò l'offerta monetaria affermando: - Anche il denaro è irrilevante. Dove stiamo andando non ci servirà a nulla.

Alla fine il tecnomago, che disse di chiamarsi Elric, avvertì Vir di non disturbarlo più se non voleva guai e gli intimò di andarsene, lasciando perplessa Dawn poiché l'incontro non era decisamente quello che ci si aspettava tra due alleati perciò decise di andare a spiare Mollari.

Presumibilmente Vir sapeva dove fosse il suo capo perciò Dawn continuò a seguirlo facendo solo una sosta in un angolino dove non c'era nessuno per tornare visibile per poi incamminarsi nuovamente dietro Vir fino al casinò della stazione, dove l'ambasciatore Centauri trascorreva molto tempo e dove anche in quel momento stava giocando. Accanto a lui c'era una donna Centauri che però era anche una tecnomaga ma il fatto che fosse vestita con abiti Centauri e non con quelli da tecnomago fece pensare a Dawn che fosse in incognito e che i tecnomaghi volessero tenere sotto controllo Mollari.

Quando Vir raggiunse il suo capo, l'ambasciatore si accomiatò con grande cordialità dalla tecnomaga e andò via con il suo attaché.


Dawn attese con pazienza le successive mosse di Mollari il quale andò dal capitano di Babylon 5 Jonathan Sheridan. Quando Dawn si rese conto della destinazione dell'ambasciatore Centauri decise di utilizzare ancora la tecnica dell'invisibilità per poter entrare nell'ufficio del capitano al quale Mollari raccontò che i Centauri avevano avuto molte esperienze con i tecnomaghi i quali potevano causare problemi ma lui sapeva come trattare con loro e quindi offrì a Sheridan la sua assistenza. Il capitano spiegò a Mollari che i tecnomaghi stavano emigrando e che la Terra voleva informazioni riguardo alla loro situazione quindi chiese all'ambasciatore di aiutarlo e, vista l'accettazione della proposta, programmò un incontro. Interessata più che mai dal riferimento di Sheridan alla migrazione dei tecnomaghi, Dawn decise che doveva assolutamente partecipare.

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