Capitolo IV


Convinta che Mollari sarebbe riuscito a rendere la Ondavi disponibile per la tecnomaga, Dawn decise di andare nell'area di imbarco per vedere cosa sarebbe successo e come previsto in breve tempo non solo i tecnomaghi cominciarono ad affollare la zona ma un cordone di sicurezza composto da guardie della stazione si piazzarono per rendere libera la strada ai tecnomaghi: evidentemente Elric doveva aver parlato ancora con Sheridan convincendolo ad aiutarli.

Dawn si accorse ben presto che in apparenza i tecnomaghi stavano salendo sulla Ondavi ma in realtà stavano creando una complessa illusione per farlo credere mentre prestando attenzione alle tracce energetiche fu chiaro che solo pochissimi di loro stavano davvero salendo su quell'astronave mentre in realtà quasi tutti stavano salendo a bordo della Crystal Cabin, un'altra astronave ormeggiata lì vicino.

Poco dopo arrivò anche Mollari il quale scambiò qualche parola con la tecnomaga che l'aveva costretto ad esaudire quel suo desiderio: l'ambasciatore sembrava aver superato la sorpresa e sebbene Dawn non potesse sentire cosa avesse detto alla donna dall'espressione sembrava che il commiato fosse stato molto cordiale. Mollari raggiunse Elric ma in questo caso il commiato non parve essere altrettanto cordiale perché l'espressione del tecnomago era fredda e quella del Centauri mostrò sempre più disagio.

Anche il capitano Sheridan arrivò all'area d'imbarco e scambiò qualche parola con Elric dopodiché il tecnomago raggiunse il grosso della sua gente sulla Crystal Cabin e, nel giro di poco tempo, entrambe le astronavi salparono da Babylon 5.

Dawn cercò di focalizzare le sue percezioni su entrambe le astronavi man mano che si allontanavano dalla stazione e mentre la Ondavi si stava avvicinando al portale per il salto nell'iperspazio si accorse che a bordo era cominciata una serie di esplosioni che in breve distrusse l'astronave mentre la Crystal Cabin continuò indisturbata il suo viaggio.

Dopo aver riflettuto sugli ultimi avvenimenti Dawn concluse che i tecnomaghi volevano davvero andarsene per trovare un riparo dall'apocalisse ma le Ombre non volevano lasciarli andare perciò avevano tentato di ucciderli tutti e solo l'elaborata illusione dei tecnomaghi e l'aiuto di Sheridan avevano fatto si che quasi tutti si salvassero. Se le cose stavano così i tecnomaghi realmente salpati a bordo della Ondari sapevano benissimo che sarebbero morti e si erano sacrificati per mantenere fino all'ultimo l'illusione che tutti fossero a bordo di quell'astronave e permettere agli altri di andarsene di nascosto.


Dawn si accorse che Kosh era tornato su Babylon 5 perciò si trasportò nei sui quartieri e gli chiese: - Lo sa che i tecnomaghi erano qui su Babylon 5?

Kosh si limitò a rispondere: - I contafavole sono andati.

Il termine usato dal Vorlon per definire i tecnomaghi suonava ambiguo nella traduzione ma Dawn sapeva bene che per cercare un significato doveva ascoltare la musica e non la canzone perciò aveva prestato attenzione direttamente a ciò che Kosh aveva detto nella sua lingua ed era chiaro che la sua esprssione intendeva essere sprezzante nei loro confronti sottintendendo che si trattasse di bugiardi ma da ciò che aveva visto Dawn si era fatta l'opinione che volessero solamente vivere in pace e si augurò che riuscissero a trovare il rifugio che cercavano.

Capitolo III          Alchimie e interludi