Capitolo I


Illyria sapeva dai ricordi di Fred cosa fosse una Cacciatrice e quindi anche lei intuì che era arrivato qualcuno ad aiutarli ma, a differenza dei due vampiri, provò delusione perché capiva che qualcun altro le avrebbe sottratto la gioia di massacrare demoni e che la battaglia sarebbe stata più breve di quanto sperasse.

Angel e Spike, dal canto loro, presero decisamente meglio della loro compagna di battaglia l'arrivo delle Cacciatrici e quella concreta speranza di terminare la battaglia tutti d'un pezzo li portò a colpire con rinnovato vigore anche se erano ormai al di là della stanchezza.

Vicino all'altra estremità del vicolo si levarono fulmini seguiti da un rombo ma non poteva certamente trattarsi di un temporale, sembrava piuttosto qualche incantesimo offensivo, che faceva pensare che i rinforzi fossero arrivati anche sotto forma magica.

I demoni dovevano aver contato sulla pura forza bruta per sopraffare i due vampiri e Illyria e la schiera tra loro e il gruppo di Cacciatrici perse molta efficacia nell'attacco quando la sua posizione fu ribaltata: non era più quella parte di armata a circondare gli avversari assieme ai demoni che occupavano l'altro lato del vicolo ma ora erano gli ex assedianti ad essere circondati e pareva che anche dall'altra estremità fosse cominciato un attacco nei loro confronti che aveva fatto cessare la pressione fisica che contribuiva a stancare i tre assediati, che oltre ad evitare di essere colpiti fino a quel momento avevano dovuto lottare per non essere schiacciati dalla massa dei demoni.

Nel giro di meno di un'ora Buffy ed un gruppo di Cacciatrici arrivarono abbastanza vicine al centro del vicolo da riuscire a distinguere la chioma bionda di Spike e le ragazze che conoscevano il vampiro lo indicarono alle altre affinché capissero dove dovevano arrivare. A quel punto fu questione di minuti perché Buffy riuscisse ad avvicinarsi ai suoi ex ragazzi tanto da poterci parlare.

- Serve una mano? - chiese Buffy.

- C'è divertimento per tutti! - le rispose Spike.

- A vincere da soli c'è più gusto. - obiettò Illyria.

- Ehi, se la vostra amica blu preferisce fare tutto da sola noi ce ne possiamo pure tornare a casa! - ribattè Buffy - Siamo arrivate da Londra e per vostra informazione siamo otto ore avanti perciò non siamo neppure riuscite a fare una colazione decente per arrivare in tempo!

La storia suonò un po' strana, vista la distanza che c'era tra Londra e Los Angeles, ma neppure Illyria ebbe ulteriori obiezioni.

- Già che ci siete accomodatevi pure! - disse Angel.

Mulinando la Falce contro i demoni, Buffy guidò il gruppo di Cacciatrici fino agli ex assediati, assieme ai quali inziarono un'offensiva combinata per prendere in una morsa anche l'altra parte dell'armata di demoni mentre in lontananza si continuavano a vedere luci intermittenti a volte accompagnate da tuoni.

- Qualche incantesimo da guerra? - chiese Angel.

- Willow e Dawn hanno ne hanno preparato qualcuno per far assaggiare a un po' di demoni effetti speciali tipo sedia elettrica... - rispose Buffy.

- Anche Dawn si è data alla magia? - chiese Angel.

- Tra le altre cose... - rispose Buffy, con un tono che denotava una certa disapprovazione nei confronti della sorella.

- Ormai non è più la piccolina! - commentò Spike e Buffy rispose solo con un grugnito.

Era sempre più evidente che i demoni non avevano mai avuto una vera strategia di battaglia perché avevano continuato ad attaccare ciecamente i loro nemici buttando da parte i cadaveri dei loro compagni uccisi senza curarsi dei cambiamenti della situazione ed ora non erano in grado di controbattere alla manovra di un nemico molto più numeroso ed attrezzato di quello iniziale.

Improvvisamente, nel cielo sopra il vicolo si levò uno strano verso: una specie di drago volante si stava dirigendo verso il gruppo delle Cacciatrici e anche ad una distanza che era ancora di parecchi metri e nella notte era possibile notare che la sua bocca era irta di denti aguzzi. Improvvisamente, da uno dei tetti una figura umana balzò verso il drago e gli torse il collo in una posizione innaturale perfino per un animale che di naturale non sembrava avere nulla per poi saltare lontano da esso. Mentre il corpo del drago precipitava sopra i demoni la figura umana scese in maniera controllata in mezzo ad essi, arrivando abbastanza vicina alla prima fila che i due vampiri furono in grado di vedere che si trattava di una donna, che appena fu scesa sopra le teste dei demoni cominciò a spaccare teste a suon di calci per poi aggiungervi anche i pugni quando giunse al suolo e cominciò a farsi largo tra di loro per raggiungere il gruppo di Buffy dimostrando una forza degna di quella di Illyria.

- Chi è la rossa? - chiese Spike, riferendosi al colore dei capelli della donna.

- E' irlandese? - chiese invece Angel, trovandola in qualche modo familiare.

- Per tre quarti - confermò parzialmente Buffy - e per un quarto è italiana.

Angel rimase stupito da quella risposta e, anche approfittando del fatto che quel nuovo attacco aveva portato il caos nella prima linea dei demoni, cercò di osservare meglio la donna che ormai gli si stava avvicinando sempre di più: chissà quante donne avevano la sua stessa ascendenza eppure le sue caratteristiche fisiche e il suo sguardo forte gli sembravano davvero familiari. Quando finalmente la donna fu accanto a lui lo guardò profondamente e la vicinanza permise all'odore di lei di giungere alle sensibili narici di Angel nonostante l'intenso puzzo di demoni morti e per il vampiro fu come un pugno nello stomaco: i primi odori che aveva conosciuto da vampiro erano stati quelli della gente del suo villaggio e mai avrebbe potuto dimenticare quelli di sua madre e di sua sorella, che gli tornarono improvvisamente in mente perché quello della donna era così simile a loro. Era impossibile, eppure una persona che si adattava a quelle caratteristiche c'era...

- Siobhan? - chiese Angel, esitante.

- Vi conoscete? - chiese Spike, incuriosito ancor di più dalla reazione dell'altro vampiro all'arrivo della donna.

- Liam era mio cugino. - rispose Siobhan.

- Ma com'è possibile? - chiese Angel, stupito - Dovresti avere... duencentosessantuno anni!

- Vergognati! - intervenne Buffy - Non bisogna mai menzionare l'età di una signora!

- Sono un'alchimista - spiegò Siobhan - perciò non invecchio normalmente... e sono una Cacciatrice.

Spike stava cominciando a divertirsi per l'imprevisto sviluppo della situazione e la conseguente confusione di Angel, tanto da distrarsi rischiando di essere colpito da uno dei demoni che stavano tornando all'attacco dopo aver serrato i ranghi, costringendo Illyria a salvarlo ancora una volta. Il nuovo tentativo di attacco dei demoni si infranse contro un avversario che era ormai diventato decisamente più forte e la combinazione dei poteri di Illyria e Siobhan uniti alla Falce sapientemente usata da Buffy per mietere vittime tra i demoni come se stesse tagliando il fieno in un campo col sostegno del gruppo di Cacciatrici e dei due vampiri con l'anima rese la loro offensiva assolutamente micidiale.

- Stanotte stanno succedendo le cose più incredibili! - commentò Angel, ancora stupefatto dall'apparizione della cugina.

- Presto potrai dirlo a nonno Jack... - ribattè Siobhan.

- Cosa? - esclamò Angel - Anche lui è qui?

- Così pare... - commentò Buffy con un tono che lasciava intendere che la cosa non la rendeva particolarmente felice, facendo sorridere le Cacciatrici che l'avevano sentita.

- Sta tenendo d'occhio i vampiri che stanno arrivando alle nostre spalle... - specificò Siobhan.


Prologo          Capitolo II